Buy the dip
Se non siete ancora nel gruppo WhatsApp, abbiate pazienza: sto aggiungendo i numeri manualmente e siamo arrivati a circa 100 su oltre 250 persone.
A breve Amedeo si unirà al gruppo (non appena attiveremo il numero aziendale).
Ho aggiunto un nuovo contenuto sulla selezione degli ETF nella sezione Intermediate - Tools.
Gli investitori cercano sempre di comprare nei ribassi, ma ultimamente lo fanno su intervalli di mesi, non di anni. Appena il mercato scende anche solo per un giorno, molti entrano subito a comprare. Bisogna fare attenzione: nella bolla delle .com del 2000, molti investitori hanno fatto lo stesso, comprato nel momento di euforia e venduto ai minimi, facendo l'opposto del vero buy the dip !
L’immagine successiva invece rappresenta la differenza di un investimento in Cash (in realtà obbligazioni a breve termine) contro un investimento in Azionario (Indice S&P) dal 2014 ad oggi. Sintesi del grafico: bisogna investire il prima possibile. (Attenzione, solo informazione e non consiglio finanziario, i mercati al momento sono sopravvalutati)
Ecco alcuni commenti sugli utili che le società stanno rilasciando per il 2024.
Performance dei mercati 📈
Il Merval (Argentina) è stato l’indice con la crescita più alta (+170%), ma il mercato statunitense ha sovraperformato l’Europa.
Mercati di India e Cina hanno registrato solo modesti guadagni.
La crescita globale è stata del 12,17%, trainata principalmente dagli USA.
Effetto valuta 💵
Il dollaro si è rafforzato nel 2024 (+10,31% vs valute emergenti, +7,66% vs valute sviluppate).
Questo ha distorto i rendimenti: ad esempio, l’alto ritorno del Merval in valuta locale è meno impressionante in termini di dollari a causa dell’inflazione argentina.
Tassi di interesse e rischio paese 🌍
Non esiste un risk-free rate globale: i tassi variano in base all’inflazione attesa di ciascun paese.
Rischio e premi azionari ⚠️
I mercati emergenti spesso offrono rendimenti più elevati, ma con rischi maggiori.
🔍 Conclusione: Il 2024 ha visto una crescita significativa in alcuni mercati, ma gli investitori globali hanno ancora sottoperformato rispetto a chi ha investito solo negli USA. Il rischio paese e i tassi di cambio restano fattori chiave per valutare gli investimenti internazionali.
PS: ho appena ricevuto una mail dal mio fondo pensione che dice:
Il 57% degli adulti negli Stati Uniti, ha paura dei bassi livelli di risparmio in casi di emergenza (Se perdono lavoro il 57% delle persone dopo 3/6 mesi va a vivere per strada)
Il 49% delle persone ha problemi a pagare bollette tasse e spese mensilmente.
Molto rassicurante.